L’Italia è uno dei Paesi al mondo più esposti al pericolo che si verifichino terremoti di forte intensità. L’elevato rischio è dovuto alla posizione geografica, dove si incontrano e si scontrano la zolla africana e la zolla euroasiatica. In seguito ai numerosi terremoti che hanno avuto effetti catastrofici, la progettazione antisismica in Italia a fatto passi da gigante, spostando l’attenzione sempre di più verso la prevenzione e la costruzione di strutture più efficaci. Si stima però che ancora il 70% degli edifici italiani potrebbero non essere in grado di resistere ad un terremoto. La messa in sicurezza di abitazioni e immobili attraverso la corretta progettazione antisismica è perciò un obiettivo primario e viene stimolata attraverso la concessione di interessanti agevolazioni.
Progettazione antisismica, cosa prevede la legge
La normativa antisismica prevede la progettazione e realizzazione di adeguate misure antisismiche in base al rischio più o meno alto che si verifichino terremoti nel luogo dove si intende costruire. Tutte le aree del nostro Paese sono state mappate dall’INGV (l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e classificate in base al rischio sismico. La progettazione antisismica deve tenere conto di questa suddivisione in 4 zone:
- nella zona 1, la più pericolosa, possono avvenire terremoti fortissimi;
- nella zona 2 possono avvenire terremoti forti;
- nella zona 3 possono avvenire dei terremoti ma sono rari;
- nella zona 4 i terremoti avvengono meno spesso.
Le nuove costruzioni a Treviso rientrano all’interno della zona 3, quella collegata alla probabilità che si verifichino terremoti con una probabilità media. In tutta la provincia il rischio è stato calcolato come medio alto: tutti i comuni trevigiani rientrano all’interno delle zone 2 e 3. La progettazione antisismica deve perciò essere particolarmente attenta a mettere in atto misure per ridurre il più possibile il rischio collegato ai terremoti.
La norme tecniche per le costruzioni
Le norme tecniche per le costruzioni (NTC08) indicano i criteri da seguire nella progettazione antisismica per realizzare strutture più stabili che siano in grado di ridurre la tendenza a subire dei danni o dei crolli in seguito ad un terremoto. Il rischio sismico può essere ridotto spostando la realizzazione delle opere edilizie in zone meno rischiose, progettando nuovi edifici meno vulnerabili e migliorando gli edifici esistenti per aumentarne la sicurezza strutturale. Anche gli edifici esistenti possono infatti essere adeguati con una opportuna progettazione antisismica e con interventi specifici per migliorare i livelli di sicurezza.
Progettazione antisismica, le tecnologie
Una protezione antisismica adeguata prevede la realizzazione di strutture sufficientemente robuste, capaci di resistere al terremoto di grado massimo previsto per la zona dove è stato costruito l’edificio. In alternativa o in abbinamento, l’uso di dispositivi antisismici permette di ridurre l’effetto del sisma. Tra le tecnologie più utilizzate per resistere ad un terremoto ci sono i dispositivi elastomerici che, muovendosi come degli elastici, diminuiscono l’energia che si trasferisce dal terreno alla struttura. Molto utili nella progettazione antisismica sono anche gli isolatori a scorrimento che sostengono le parti leggere dell’edificio senza irrigidire la struttura. Gli isolatori a pendolo scorrevole hanno iniziato ad essere usati dopo il terremoto dell’Aquila: usano la forza di gravità per ricentrare la struttura dopo il sisma, come un pendolo. Mentre gli isolatori metallici a rotolamento sono usati in Giappone grazie alla loro capacità di isolare le strutture leggere e flessibili. Nella realizzazione di nuove costruzioni a Treviso l’impresa edile Lovisotto Giancarlo valuta i rischi collegati agli eventi sismici e predispone gli interventi strutturali più opportuni, per garantire la sicurezza degli edifici.
L’adeguamento di costruzioni a Treviso
Per chi decide di eseguire dei lavori che riducono il rischio sismico sono previste delle detrazioni fiscali: il cosiddetto sismabonus. L’agevolazione fiscale nel 2019 varia dal 50% fino al 85% nel caso di condomini e riguarda la spesa relativa alle misure antisismiche che vengono realizzate su edifici collocati nelle zone 1, 2 e 3. Quindi l’adeguamento costruzioni a Treviso beneficia delle detrazioni: ottima notizia! L’importo massimo previsto dalla detrazione è di 96 mila euro all’anno per ogni unità immobiliare. Per determinare correttamente l’importo del sisma bonus nelle ristrutturazioni a Treviso e la percentuale a cui si ha diritto è necessario affidarsi alla valutazione e alla progettazione antisismica di un professionista con una laurea in ingegneria o in architettura.
L’impresa Lovisotto Giancarlo è da anni impiegata nella progettazione antisismica e nell’adeguamento sismico di costruzioni a Treviso, avendo lavorato in importanti progetti che riguardano la sistemazione di scuole e opere di edilizia pubblica.