A Bologna è stato inaugurato un nuovo polo culturale, unico nel suo genere in Italia e in Europa. Il Centro Zangheri, dedicato alla conservazione e promozione della cultura cinematografica e fotografica, nasce dalla riqualificazione di un ex parcheggio, da anni in stato di abbandono. Rappresenta un importante intervento di rigenerazione del contesto urbano, destinato a diventare un elemento attrattivo per l’intera area in cui è inserito, creando un dialogo con la città e il quartiere, attraverso aree verdi, un punto di ristorazione, aule didattiche e una sala per le proiezioni cinematografiche.
La struttura è pronta ad ospitare il Fondo Villani, un archivio di oltre 500.000 fotografie che raccontano la storia italiana attraverso gli scatti di una delle famiglie più celebri nel campo della fotografia. Le immagini mostrano la società, l’arte, la moda, l’industria, l’economia del nostro Paese, e in particolare di Bologna, dove lo studio dei fratelli Achille e Vittorio Villani è stato è stato attivo dal 1914 al 1980. Questa grande raccolta rappresenta una risorsa inestimabile per studiosi e appassionati, offrendo uno sguardo approfondito su decenni di storia sociale e culturale.
Le collezioni della Cineteca di Bologna e del Fondo Villani costituiscono il primo nucleo del Centro Zangheri, intitolato all’ex sindaco che, nel 1962, da assessore alla cultura, ebbe l’idea di dar vita alla Cineteca. L’inaugurazione del nuovo spazio urbano è stata accolta con grande entusiasmo dalla comunità locale e dagli addetti ai lavori. Quando il fondo Villani venne acquisito dalla fondazione Alinari e portato in Toscana, Bologna perse una parte del suo patrimonio culturale che ora può finalmente tornare in città ed essere esposto in un luogo all’altezza del valore di questa raccolta fotografica.
I lavori al primo piano sono stati completati lo scorso dicembre, gli scatoloni contenenti l’archivio fotografico sono già arrivati e sono stati sistemati nella prima cella, a temperatura e umidità controllata, visibile attraverso una vetrata, su quello che diventerà l’atrio del centro. Entro la fine del 2024 verrà ultimato l’allestimento degli spazi interni con gli arredi e gli armadi compatibili per la conservazione dei fondi. Successivamente si procederà alla fase successiva che riguarda il secondo piano, con il laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata, la sala cinema, il tetto dove sorgerà un’arena cinematografica, e gli esterni.