Il progetto TARVISIUM prevede la demolizione della ex sede della Provincia di Treviso, nel cuore del centro storico della città, e la sua totale ricostruzione, riconvertendo la sua destinazione in residenze di lusso.
L’area di sedime dell’intervento insiste sulla linea di congiunzione fra città storica e città giardino. L’edificio sarà quindi elemento di cerniera fra i due tessuti urbani.
Fin dalla fase del concept, l’intento principe è stato quello di risolvere l’architettura dell’intervento coniugando il genius loci ad una forte caratterizzazione basata sugli ultimi filoni della ricerca architettonica contemporanea. Il risultato ottenuto, infatti, è un perfetto equilibrio tra queste due spinte propulsive.
Il genius loci dovrà, gioco forza, declinarsi in due sottosistemi, ambedue di forza impetuosa: da una parte la città, i suoi tessuti, i suoi colori e materiali, le forme storiche delle sue vie e piazze e l’uso delle tipologie urbane caratteristiche come il portico e la loggia, ed ancora l’unico e particolarissimo rapporto con la
natura, l’acqua, il verde, la luce.
Dall’altra parte, invece, il confronto con la preesistenza: un edificio importante, di un architetto che appartiene alla storia dell’architettura moderna del nostro paese, una presenza radicata nella memoria collettiva.
Un elemento peculiare del progetto, che porta in sé lo spirito del genius loci, é costituito dalla presenza dell’acqua e del verde: l’intervento, infatti, non comporta una riduzione della compagine vegetale, bensì un aumento tanto
nelle sistemazioni esterne, quanto nello svolgimento dell’involucro.